Il progetto MULA intende inoltre promuovere un clima di fiducia tra i vari operatori del settore turistico e agroalimentare dando l’opportunità a tutti i partecipanti all’evento di mettersi in vetrina ed in rete permettendo di attrarre investitori anche internazionali.
All’interno della manifestazione, oltre alla vendita, saranno favoriti confronti e relazioni, possibilità di creare Associazioni con e no profit, Associazioni temporanee di scopo ATS, contratti di rete per la promozione e per l’accoglienza, fare formazione nel marketing, cercando sempre di fare sistema.
La manifestazione dovrà rappresentare un aiuto concreto ed un punto di riferimento per le imprese che vogliono rinascere e aggiornarsi per affrontare il mercato con gli strumenti più adatti.
La partecipazione all’evento annuale da parte dei produttori agroalimentari e operatori turistici può rafforzare e tutelare l’immagine ed il proprio marchio all’interno del mercato di riferimento.
La Borsa del turismo e dell’Enogastronomia Centro Italia, partendo dalla visione globale delle problematiche legate ai territori colpiti dal sisma, per ricucire il tessuto sociale, identitario ed economico, può concretamente aiutare le imprese del turismo e dell’agricoltura e far ripartire le attività senza ricorrere alla delocalizzazione e quindi abbandonare i loro luoghi d’origine. Non accelerare questi processi significa rinunciare per sempre a ricostruire e a valorizzare queste terre con un risvolto drammatico dal punto di vista, oltreché economico, anche sociale e paesaggistico, visto che gli abitanti svolgono anche un ruolo irrinunciabile di tutela e di salvaguardia dei territori.

LA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DELL’AREA D’INTERVENTO

Le aree coinvolte comprendono quattro regioni italiane: Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria, e in particolare le aree dell’alta Valle del Tronto, i Monti Sibillini, i Monti della Laga e i Monti dell’Alto Aterno. Sulla base della localizzazione degli eventi e dei danni rilevati si è delimitata l’area cosiddetta “cratere”, che interessa 140 Comuni, con presenza di oltre 25.000 aziende agricole, di cui 3.405 localizzate in Umbria (14%), 15.297 nelle Marche (61%), 1.870 nel Lazio (7%) e 4.448 in Abruzzo (18%)1. Il 29% dei territori ricade nei Parchi nazionali dei Sibillini, del Gran Sasso e Monti della Laga. A fronte di tale situazione sono stati messi in campo numerosi strumenti finalizzati sia all’emergenza che alla ricostruzione a tali strumenti si affiancano interventi specifici rivolti alle aziende agricole dell’area interessata finanziate sia da risorse nazionali che europee. Nel 2016 l’attività economica nelle Marche è cresciuta in misura modesta, senz’altro influenzata dagli eventi sismici che hanno coinvolto un’ampia porzione del territorio regionale. Nel febbraio 2017 il Dipartimento della Protezione Civile ha trasmesso a Bruxelles, tramite la Rappresentanza permanente d’Italia, il fascicolo completo relativo alla stima dei danni e dei costi causati dagli eventi sismici che dal 24 agosto 2016 hanno interessato l’Abruzzo, il Lazio, le Marche e l’Umbria al fine di attivare il Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea (FSUE), che ha lo scopo di sostenere gli Stati membri dell’Ue colpiti da catastrofi naturali. Nel complesso per l’intera sequenza sismica i danni ammontano a 23 miliardi e 530 milioni di euro, di cui 12,9 miliardi si riferiscono ai danni relativi agli edifici privati e 1,1 miliardi di euro agli edifici pubblici. La stima comprende danni diretti, sia pubblici sia privati, vale a dire quelli che hanno provocato la distruzione di edifici, di infrastrutture, di raccolti e anche quelli che hanno colpito industrie e imprese, il patrimonio culturale, le reti di distribuzione dell’energia, del gas, dell’acqua e i costi eleggibili, sostenuti dallo Stato per far fronte all’emergenza. Riportare progressivamente alla normalità le attività dell’artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo in armonioso accompagnamento con quelle della ricostruzione è, a nostro avviso, la ricetta migliore per mitigare l’impatto del devastante terremoto, nonché una risorsa fondamentale per l’occupazione.

Con l’aiuto delle associazioni di categoria e sindacali, di sponsor privati e tramite bandi specifici, anche dell’Unione europea, si possono mettere insieme risorse e relative idee progettuali per portare in questi territori buyers importanti, turisti e giornalisti nazionali. La Borsa del turismo e dell’Enogastronomia, partendo dalla visione globale delle problematiche legate ai territori colpiti dal sisma, per ricucire il tessuto sociale, identitario ed economico, può concretamente aiutare le imprese del turismo e dell’agro-alimentare a far ripartire le attività senza ricorrere alla delocalizzazione e senza abbandonare i loro luoghi d’origine. Naturalmente il beneficio più visibile in genere, ma in particolare in questa area, è l’opportunità di lavoro che potrà derivare dal turismo (strutture ricettive, ristoranti, attività commerciali e trasporti) e dal suo indotto (artigianato, agricoltura, industria, servizi), che dovranno essere in grado di connettere le eccellenze dei territori, l’elevata qualità della vita e la presenza di tradizioni. Il forte radicamento nell’elemento culturale, economico e agricolo e la relazione con le molte realtà pubbliche (comuni, province, regioni) e private (imprese, associazioni noprofit, esperti professionisti nel settore del turismo, della comunicazione e del marketing) costituiranno la base per il rilancio dei territori del cratere affinché possano essere visitati e conosciuti a livello nazionale ed internazionale. Lo sviluppo di questo settore avrà un effetto moltiplicatore sia per l’economia delle imprese private che per gli enti pubblici.

GLI INTERVENTI E GLI OBIETTIVI

Questa BORSA si propone come un momento di incontro commerciale tra gli operatori dell’offerta dei territori del centro Italia in primis, (distinta per aree tematiche, o organizzata in itinerari e pacchetti turistici,) e la Domanda internazionale costituita da un numero selezionato di Tour Operator e agenzie di viaggio interessati ad inserire questo tipo di prodotti nei loro cataloghi, nonché Associazioni, circoli culturali , Cral, ed altri soggetti che viaggiano per cultura , bellezza ed enogastronomia. Inoltre, l’iniziativa si propone, di rivalorizzare l’immagine delle 4 regioni anche attraverso la presenza di stampa qualificata, con servizi dedicati, di rendere il territorio meta desiderata di destinazione turistica.

    Il Progetto si propone quindi di:

  • Contribuire alla diffusione, tra i pubblici obiettivo, di un’immagine della Regione Marche in particolare e delle altre regioni in generale, conforme alla loro identità turistiche costruite sui caratteri salienti che possiedono risorse ambientali- paesaggistiche, produttive nell’enogastronomia sia artigianale sia industriale, spiritualità, e genuinità
  • Creare una rete di collaborazione e integrazione tra gli operatori delle 4 regioni per dare valore ai prodotti offerti ipotizzando nelle edizioni degli anni a venire di allargare il bacino dell’ offerta rivolgendosi ad altri continenti ampliando e diversificando li bacini di utenza
  • Incrementare l’appeal nei confronti dei territori, promuovendo e valorizzando il loro patrimonio turistico/ambientale e agroalimentare
  • Diffondere in modo capillare la conoscenza delle risorse turistiche dell’area per farne apprezzare la varietà e la qualità, così da rendere i territori meta appetibile di destinazione per il movimento turistico legato all’enogastronomia incrementando il numero delle presenze
  • Attivare piani di comunicazione utili a veicolare l’immagine del centro Italia presso il target turistico internazionale, attraverso l’intermediazione dei media e degli opinion leader
  • Creare un sistema integrato di promozione e commercializzazione del prodotto turistico d’Area attraverso una collaborazione fattiva tra enti pubblici e operatori privati, scuole e università di settore.
  • Creare itinerari tematici e pacchetti turistici per la ricezione e l’ospitalità sui territori
  • Incrementare lo sviluppo economico del territorio, in particolare delle strutture dell’accoglienza, della ristorazione, dell’agricoltura,
  • Offrire un prodotto turistico d’Area fruibile 365 giorni l’anno andando oltre le stagionalità

A CHI SI RIVOLGE

  • Le imprese della catena agroalimentare delle aree coinvolte.
  • Le imprese del tessuto produttivo e dell’artigianato.
  • Le imprese turistiche:
    hotel, agriturismi, ristoranti ed agro-alimentari private di Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria.
    Tour Operator Incoming ed Agenzie di Viaggio

SOGGETTI PROMOTORI

  • Regione Marche
  • Regione Umbria
  • Regione Lazio
  • Regione Abruzzo
  • Comune di Cingoli
  • Enti Pubblici e Privati area Sisma