Lazio, Umbria e Marche

Passando da una regione all’altra si scoprono paesi ed ambienti che possono soddisfare le esigenze di varie tipologie di visitatori e di amanti di territori nuovi, fuori dalle mete tradizionali. Lungo queste strade si può vivere una vera vacanza, muovendosi di paese in paese, assaporando nuove emozioni e anche nuovi sapori dati dall’uso sapiente dei prodotti locali.

Rieti
Rieti (405 metri ) sorge in bella posizione lungo il fiume Velino, all’interno della conca reatina, sotto la grande mole del Terminillo. Ritenuta dagli autori dell’età classica il centro geografico d’Italia (Umbilicus Italiae) Rieti fu fondata all’inizio dell’età del ferro e divenne poi città della Sabina. Attraversata dalla via Salaria (importante collegamento tra Roma e l’Adriatico) sorgeva in posizione strategica e questo ne determinò la rapida crescita. Ben presto però i Sabini dovettero cedere il passo ai Romani, che dominarono la città, portando peraltro a termine opere importanti come la bonifica del Lacus Velinus. Il suo sviluppo continuò fino al medioevo quando divenne libero comune e città dei Papi. Del periodo medievale conserva l’impianto urbanistico del centro storico e i monumenti di maggior valore, tra cui il Duomo e il Palazzo vescovile insieme con il tratto residuo della cinta muraria, tra le meglio conservate del Lazio.

Leonessa
Leonessa (969 metri), fu fondata nel 1278 e per sei secoli è appartenuta all’Abruzzo (provincia di l’Aquila), per passare poi nel 1927 al Lazio. Bandiera arancione del Tci, ha il suo centro caratterizzato da case medievali con portici bassi e massicci e da nobili palazzi dei secoli XVI e XVII, allineati lungo le vie diritte e parallele che attraversano l’abitato. Nella quattrocentesca chiesa di S. Francesco si può ammirare un grandioso presepe del Cinquecento, allestito nella cappella gotica, composto da raffinate figure in terracotta policroma. È frequentata per soggiorni estivi e per gli sport invernali (stazione sciistica “Campo stella” sul versante settentrionale del Terminillo.

CasciaSituata nella zona più montuosa dell’Umbria, Cascia deve la sua importanza al santuario eretto in nome di Santa Rita, uno dei più importanti centri spirituali della regione e celebre meta di pellegrinaggio, ma anche alla sua rinomata accoglienza e alla buona tavola. Fondata in epoca romana, Cascia visse il maggior splendore nel Medioevo. Sotto lo Stato pontificio divenne un importante presidio ai confini con il Regno di Napoli. Santa Rita nacque nel 1381 e fu beatificata nel 1900. Oggi è conosciuta come dispensatrice di grazie, è venerata in tutto il mondo e moltissima gente si reca ogni anno in pellegrinaggio al Santuario a lei consacrato. A Roccaporena, a poca distanza da Cascia, si custodiscono, nella casa natale della Santa, i ricordi della sua vita.

NorciaNorcia è un piccolo gioiello antico che offre ai suoi visitatori la possibilità di alternare escursioni gastronomiche e visite alle opere d’arte. Di origine preromana, venne conquistata nel 209 a. C. e cinta da mura sopra alle quali furono costruite quelle medievali che nel XIII secolo ne fissano la forma urbana. L’assetto complessivo è quello dell’età comunale più volte alterato a causa di eventi sismici. Ѐ famosa per San Benedetto, il primo monaco del Cristianesimo e fondatore dell’ordine dei benedettini. Sulla piazza principale, a lui dedicata, si affaccia la Basilica di San Benedetto risalente al XIV secolo, bellezza storica della città, ed edifici che esprimono la storia civile e religiosa della città.

Castelluccio di Norcia
Castelluccio (1451 metri) è in posizione elevata rispetto al suo pianoro suddiviso in Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto. Questo altopiano, completamente circondato da montagne, dolci e ricoperte di prati, a giugno/luglio diventa una meraviglia di colori grazie alla fioritura spettacolare dei campi di lenticchie di Castelluccio di Norcia. Si tratta di un evento naturale conosciuto a tutte le latitudini proprio per la sua spettacolarità.
Questa produzione, alla base dell’economia locale, offre una lenticchia piccola tenera e saporita che il marchio Igp identifica e protegge. Sono il terreno magro e il clima rigido a dare una varietà unica di questo legume.

Montemonaco – Montefortino – Amandola
Da Montemonaco (988 metri, uno dei comuni più alti della regione Marche) e da Montefortino si possono godere di panorami ampi e suggestivi dal mare ai monti. Da questi piccoli ma estremamente interessanti centri storici situati a ridosso dei Monti Sibillini partono molte escursioni verso luoghi di grande interesse ambientale, paesaggistico e storico: monte Sibilla (2175 m.) la gola dell’Infernaccio, il Santuario della Madonna dell’Ambro e l’Abbazia dei SS. Ruffino e Vitale.

Sarnano
Sarnano (539 metri) presenta un centro storico ottimamente conservato, un po’ isolato rispetto all’ attuale centro cittadino, la recente Piazza della Libertà. Vicoli stretti e ripidi, su cui si affacciano case anche molto antiche, culminano nella piazzetta principale, punto più alto del paese e già centro del borgo medievale, con la chiesa di Santa Maria Assunta, di origini duecentesche, il palazzo dei Priori, il Palazzo del Popolo che ospita il Teatro della Vittoria (1834) e il palazzetto del Podestà. Sembra veramente di immergersi in un’atmosfera di altri tempi. È rinomato centro termale e di sport invernali e Bandiera arancione del TCI.

San Ginesio
San Ginesio (696 metri) fu uno dei Comuni più importanti della Marca di Ancona (XIII-XIV secolo) fino al suo ingresso nello Stato Pontificio. Conserva quasi completamente la struttura medievale e le mura, in mattoni e pietra, costruite tra il XIV e il XV secolo, sono di grande bellezza. Notevole è la facciata della Collegiata, esempio unico nelle Marche di gotico fiorito. Viene definito “Balcone dei Sibillini” per l’ampio panorama che offre, dal Monte Cònero ai Monti Sibillini. È uno dei Borghi più belli d’Italia; dal 2002 è Bandiera Arancione ed è Comune Amico del Turismo itinerante.

Urbisaglia
Urbisaglia (310 metri), in posizione dominante sulla valle del Fiastra, nacque come comune in epoca medievale, sui resti dell’antica città romana di Urbs Salvia. Il centro storico è dominato dall’imponente Rocca. L’importanza della cittadina è legata alla presenza sul territorio dei resti dell’antica città romana di cui sono ancora visibili e visitabili il serbatoio dell’acquedotto, il teatro, l’anfiteatro e il criptoportico. Urbisaglia, grazie ai servizi che offre e alle strutture ricettive di buon livello, è da diversi anni Bandiera Arancione ed è stata inoltre insignita del Premio Nazionale “La Città per il Verde” per l’incremento e il miglioramento del verde pubblico nel suo territorio.

Abbadia di Fiastra
La Riserva Naturale Abbadia di Fiastra abbraccia l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, fondata nel 1142 da monaci cistercensi. Costruita anche con materiale prelevato dalle rovine della vicina Urbs Salvia, l’Abbazia è uno dei monumenti più significativi dell’architettura cistercense in Italia. La sua chiesa rispecchia lo stile di questi monaci, per la sua semplicità ed essenzialità; il chiostro annesso collega gli antichi locali dei monaci tra cui la Sala capitolare. Notevole è anche l’ottocentesco Palazzo Giustiniani Bandini, ultimi proprietari del complesso abbaziale. Tutto intorno, la Riserva Naturale comprende sentieri, prati, campi coltivati, corsi d’acqua e un bosco di circa 100 ettari.

Macerata
Racchiude in sé tutte le caratteristiche più importanti dei centri storici strutturatisi durante il Medioevo, nel periodo dei Comuni. Situato su una collina a 311 metri, il Comune nasce nel 1138 e da allora il suo centro storico si sviluppa fino ad acquisire già nel Seicento le sembianze che ancora oggi lo caratterizzano. Completamente chiusa da mura quattrocentesche e cinquecentesche, Macerata si presenta armonica ed uniforme nelle sue architetture grazie anche all’uso molto diffuso del mattone. Grande importanza hanno l’Università, nata nel 1540, e lo Sferisterio che offre ogni estate una stagione lirica famosa in tutto il mondo.